giovedì 3 aprile 2014

Recenserie.com: How I Met Your Mother 9x23 - 9x24 - Last Forever



T.M. : Ted Mosby.
T.M. : The Mother.
T.M. : Tracy McConnell.
T.M. : Tachicardia Molestissima.
Il magone che sto provando in questi momenti successivi alla visione del series finale è decisamente superiore a qualsiasi altra sensazione provata guardando una serie. Sembra ridondante e scontata come affermazione ma è la pura e semplice verità: How I Met Your Mother durerà per sempre. Lo dice il titolo, lo ripeto io e lo confermeranno i posteri. 
Sapete, c'è sempre un momento in cui una serie passa dall'essere un semplice programma televisivo al fenomeno mediatico, per Lost è stata l'apertura della tanto discussa botola, per Fringe l'apparizione delle Twin Towers, per How I Met Your Mother è stato il momento in cui è comparso l'ombrello giallo. Un piccolo e semplice oggetto che nell'immaginario dei fan è assorto ad emblema della serie diventandone per assurdo croce e delizia: croce perchè ovviamente rappresentava la tanto decantata Mother, delizia perchè stuzzicava il nostro desiderio con quel suo colore sgargiante e provocatorio. Tutto è iniziato lì, è stato quello il vero punto di svolta.


Carter Bays e Craig Thomas hanno detto di aver sempre avuto in mente il finale della serie, ergo hanno sempre saputo che, come si millantava già in "Vesuvius", Tracy McConnell aveva un destino crudele ad attenderla. Chiamateli stronzi, aspettateli sotto casa, augurategli ogni male ma a conti fatti e soprattutto per il modo in cui sono riusciti a trasporre la loro sceneggiatura su schermo, davvero non ci poteva essere un finale più degno, amabile e giusto dopo questi nove anni. 
How I Met Your Mother è sì una serie di fantasia perché ha raccontato storie di personaggi inventati, ma si è a tutti gli effetti posta come metro di paragone con la vita reale che tutti noi viviamo quotidianamente, un'esistenza ricca di gioie, dolori ed esperienze che ti segnano facendoti maturare e cambiare. E' questo quello che è stato HIMYM, una storia di cinque ragazzi che in nove anni sono diventati adulti, e noi con loro. 
"Last Forever" è la più che reale conclusione di questa storia di quotidianità che ha mostrato il lato buono ma anche quello cattivo della vita, lo ha fatto con irriverenza ma sempre con un occhio puntato alla realtà per mantenersi il più fedele possibile alle esperienze che ciascuno di noi prova nella propria vita. Esperienze che possono (malauguratamente) contemplare la morte della propria anima gemella dopo svariati anni insieme e circa una decina passati alla ricerca della stessa, oppure possono portare ad avere il dono più bello che la vita possa farti da una N°31 qualsiasi, oppure ancora che possono renderti padre e marito di una bellissima famiglia di tre figli. E' questo che How I Met Your Mother vuole trasmettere e se non vi è piaciuto il series finale non è perché è fatto male o "non finisce bene" ma semplicemente perché voi, spettatori, non siete pronti a vivere una vita imprevedibile e meschina, una vera e propria bastarda ma che a volte sa il fatto suo.

Ovviamente non esistono verità assolute, ma soprattutto i gusti son gusti. Si proverà tuttavia a tracciare un percorso utile a dimostrare il perché si può parlare di un buon finale. Partiamo proprio dal principio. 
Cos'è How I Met Your Mother? Una sit-com. Nelle sit-com la caratteristica più frequente è quella del tira e molla tra una coppia di personaggi, più o meno principali. Abbiamo tuttavia passato nove anni ad escludere HIMYM da questa categoria, riferendoci ad essa come a una serie a sé stante. Troppo sperimentale. Già la premessa con cui eravamo partiti nel 2005 aveva una sua struttura tutta particolare. Possiamo infatti dire che tutte le nove stagioni sono ambientate in un pomeriggio di racconti. Ma nella particolarità della struttura narrativa, nella particolarità dei colpi di scena, nella particolarità della storia, How I Met Your Mother torna magistralmente al classico. I figli (nella scena finale girata nove anni fa) si incarnano in spettatori e fanno notare a Ted tutto quello che noi abbiamo osservato in questi anni (e di cui qualcuno si è lamentato in questa nona stagione). La madre non è quasi mai presente nei racconti. Il tutto era un enorme giro di parole per chiedere la benedizione nel tornare a frequentare "aunt" Robin. La soluzione è sempre rimasta sotto gli occhi di tutti. 
I personaggi principali sono quelli? Quelli saranno i protagonisti di ogni vicenda. Anche i detrattori più accaniti, se si fermassero a pensare un attimo a tutto ciò cui hanno assistito, potranno rendersi conto che Thomas e Bays sono magistralmente riusciti a presentare tutte le soluzioni possibili. Eravate fan della coppia Robin/Barney? Sono stati sposati per tre anni, hanno capito di volere cose diverse, si sono lasciati in buoni rapporti (chi ci dice non sia successa una cosa del genere anche con la coppia Ross/Rachel? Semplicemente non ci è stato mostrato). Volevate l'happy ending familiare per Ted, diverso da quello che Robin gli avrebbe potuto dare nei suoi sogni di carriera? L'avete avuto. E malgrado poi il suo rimanere vedovo, non vi è stata traccia di dramma da serie B ma solo un caso della vita affrontato con tutta la dolcezza che il personaggio di Ted ci ha saputo mostrare. Eravate invece fan della prima ora della coppia Ted e Robin, ma poi non ne potevate più del protrarsi tra i due? Beccatevi questo! Anno 2030, un cerchio che si chiude. Assistiamo all'unica sequenza in assoluto al di fuori del racconto di Ted, posteriore a tutti i "capitoli" che iniziavano con il familiarissimo "kids...". E il cerchio si chiude perché Ted porta un corno blu ad una matura Robin. Sullo sfondo abbiamo l'incontro tra Ted e Tracy, a tracciare un finale a due teste, rivolta una verso il passato e una nel presente (o, più verosimilmente, presente e futuro). E ci accorgiamo che il motivo trainante della serie, ovvero "how he met their mother" altro non è stato uno specchietto per le allodole che ha furbescamente creato l'attesa di numerosissimi spettatori. Solo per svelare poi che la storia intera sarebbe iniziata e finita con i cinque protagonisti. Abbiamo così la scelta conservativa per eccellenza di una qualsiasi comedy, ma presentata in maniera innovativa, addirittura perversa. Ricorda un po' l'unico sogno erotico di Marshall. La storia predestinata sin dall'inizio ha dovuto attendere una vedovanza, oltre che due matrimoni e quindi due porzioni di vita.
Sicuramente una scelta così coraggiosa ha dovuto fare i conti con alcune "storture" giustificate e necessarie per il grande disegno che è stato How I Met Your Mother. Uno si presenta nello scorrere di "Last Forever" stessa.
Durante la visione si assiste ad un continuo scorrere di eventi temporali come un lungo flash-forward, il ché fino allo scioglimento finale, potrebbe rendere la prima visione forse poco coinvolgente e molto didascalica. Ovviamente appare chiaro l'intento degli sceneggiatori di porre un'enorme lente di ingrandimento su quello che sarebbe stato, in una qualsiasi altra serie, un ultimo episodio (reso stagione intera) e sui probabili dieci minuti di flash-forward finali stile Six Feet Under (resi invece episodio finale). L'altro aspetto va a colpire la "superficialità" del fan da comedy medio. La vena malinconica e emotiva di HIMYM ha preso totalmente il sopravvento sorpassando la "quarta parete" della sit-com e svelandoci, come già detto, tracciati di vita vera in tutta la sua tragicità. Non riesco a trovare una soluzione alternativa migliore, ma la morte di Tracy (di cui si sa ormai anche il nome) è stata dolorosa. Forse troppo dolorosa per le aspettative da consumo di un normale spettatore televisivo. Ricordiamoci che ci impressiona sempre molto poco la morte su piccolo schermo per violenza e/o causa sovrannaturale, ma ci colpisce come non mai quella naturale, creandoci un malessere difficile da scacciare. Ma che bello ripensare a questi nove anni, racchiusi tutti in un racconto. Racconto unicamente utile nel giustificare il furto di un corno blu.
PRO:
  • Sit-com che in maniera totalmente perversa conferma la sua natura
  • Capacità di riunire tutte le soluzioni possibili semplicemente dilatandole nel tempo, sfruttando così il particolare tempo narrativo della serie
  • Evoluzione inaspettata di Barney che non rinnega il suo personaggio
  • Robin con i cani
  • Tanti tanti tanti omaggi e riferimenti a figure mitologiche della serie
  • Nessun riferimento all'ananas (non si può e non si deve spiegare tutto).
CONTRO:
  • Nell'architettare il finalone si è andato a sacrificare il ritmo e la fluidità di "Last Forever", cosa che sicuramente non verrà notata da uno spettatore che vedrà tutta la serie in modalità maratona
  • Spin-off sì o spin-off no?

Ci saranno tanti scontenti. Così è e non possiamo farci niente. Sicuramente è stato un finale che ha fatto, sta facendo e farà parlare tanto di sé e spesso il "finché se ne parla" è obiettivo ben più ambito dell'unanimità di giudizi. Questo è uno dei principi su cui l'arte in generale ha saputo progredire: rottura delle regole, relativo scandalo e nuovo ritorno alla struttura classica. Penso però ci possa essere una maggior unità di vedute nel riconoscere il voto massimo alla serie intera, per quello che è stata e per la sua capacità di esistere per nove lunghi anni. Ricordandoci poi che i finali spesso sono poco importanti. O meglio, non devono essere determinanti. Il miglior finale è quello che non ci fa rinnegare tutto ciò che abbiamo visto in precedenza, rendendo dolce l'arrivo così come tutto il percorso.

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