T.M. : Ted Mosby.
T.M. : The Mother.
T.M. : Tracy McConnell.
T.M. : Tachicardia Molestissima.
Il magone che sto provando in questi momenti successivi alla visione del series finale è decisamente superiore a qualsiasi altra sensazione provata guardando una serie. Sembra ridondante e scontata come affermazione ma è la pura e semplice verità: How I Met Your Mother durerà per sempre. Lo dice il titolo, lo ripeto io e lo confermeranno i posteri.
T.M. : The Mother.
T.M. : Tracy McConnell.
T.M. : Tachicardia Molestissima.
Il magone che sto provando in questi momenti successivi alla visione del series finale è decisamente superiore a qualsiasi altra sensazione provata guardando una serie. Sembra ridondante e scontata come affermazione ma è la pura e semplice verità: How I Met Your Mother durerà per sempre. Lo dice il titolo, lo ripeto io e lo confermeranno i posteri.
Sapete, c'è sempre un momento in cui una serie passa
dall'essere un semplice programma televisivo al fenomeno mediatico, per Lost è
stata l'apertura della tanto discussa botola, per Fringe l'apparizione delle
Twin Towers, per How I Met Your Mother è stato il momento in cui è comparso
l'ombrello giallo. Un piccolo e semplice oggetto che nell'immaginario dei fan è
assorto ad emblema della serie diventandone per assurdo croce e delizia: croce
perchè ovviamente rappresentava la tanto decantata Mother, delizia perchè
stuzzicava il nostro desiderio con quel suo colore sgargiante e provocatorio.
Tutto è iniziato lì, è stato quello il vero punto di svolta.
Carter Bays e Craig Thomas hanno detto di aver sempre avuto in mente il finale della serie, ergo hanno sempre saputo che, come si millantava già in "Vesuvius", Tracy McConnell aveva un destino crudele ad attenderla. Chiamateli stronzi, aspettateli sotto casa, augurategli ogni male ma a conti fatti e soprattutto per il modo in cui sono riusciti a trasporre la loro sceneggiatura su schermo, davvero non ci poteva essere un finale più degno, amabile e giusto dopo questi nove anni.
How I Met Your Mother è sì una serie di fantasia perché ha
raccontato storie di personaggi inventati, ma si è a tutti gli effetti posta
come metro di paragone con la vita reale che tutti noi viviamo quotidianamente,
un'esistenza ricca di gioie, dolori ed esperienze che ti segnano facendoti maturare
e cambiare. E' questo quello che è stato HIMYM, una storia di cinque ragazzi
che in nove anni sono diventati adulti, e noi con loro.
"Last
Forever" è la più che reale conclusione di questa storia di quotidianità
che ha mostrato il lato buono ma anche quello cattivo della vita, lo ha fatto
con irriverenza ma sempre con un occhio puntato alla realtà per mantenersi il
più fedele possibile alle esperienze che ciascuno di noi prova nella propria
vita. Esperienze che possono (malauguratamente) contemplare la morte della
propria anima gemella dopo svariati anni insieme e circa una decina passati
alla ricerca della stessa, oppure possono portare ad avere il dono più bello
che la vita possa farti da una N°31 qualsiasi, oppure ancora che possono
renderti padre e marito di una bellissima famiglia di tre figli. E' questo che
How I Met Your Mother vuole trasmettere e se non vi è piaciuto il series finale
non è perché è fatto male o "non finisce bene" ma semplicemente
perché voi, spettatori, non siete pronti a vivere una vita imprevedibile e
meschina, una vera e propria bastarda ma che a volte sa il fatto suo.
Ovviamente
non esistono verità assolute, ma soprattutto i gusti son gusti. Si proverà
tuttavia a tracciare un percorso utile a dimostrare il perché si può parlare di
un buon finale. Partiamo proprio dal principio.
Cos'è How I Met Your Mother?
Una sit-com. Nelle sit-com la caratteristica più frequente è quella del tira e
molla tra una coppia di personaggi, più o meno principali. Abbiamo tuttavia
passato nove anni ad escludere HIMYM da questa categoria, riferendoci ad essa
come a una serie a sé stante. Troppo sperimentale. Già la premessa con cui
eravamo partiti nel 2005 aveva una sua struttura tutta particolare. Possiamo
infatti dire che tutte le nove stagioni sono ambientate in un pomeriggio di
racconti. Ma nella particolarità della struttura narrativa, nella particolarità
dei colpi di scena, nella particolarità della storia, How I Met Your Mother
torna magistralmente al classico. I figli (nella scena finale girata nove anni
fa) si incarnano in spettatori e fanno notare a Ted tutto quello che noi
abbiamo osservato in questi anni (e di cui qualcuno si è lamentato in questa
nona stagione). La madre non è quasi mai presente nei racconti. Il tutto era un
enorme giro di parole per chiedere la benedizione nel tornare a frequentare
"aunt" Robin. La soluzione è sempre rimasta sotto gli occhi di tutti.
I personaggi principali sono quelli? Quelli saranno i protagonisti di ogni
vicenda. Anche i detrattori più accaniti, se si fermassero a pensare un attimo
a tutto ciò cui hanno assistito, potranno rendersi conto che Thomas e Bays sono
magistralmente riusciti a presentare tutte le soluzioni possibili. Eravate fan
della coppia Robin/Barney? Sono stati sposati per tre anni, hanno capito di
volere cose diverse, si sono lasciati in buoni rapporti (chi ci dice non sia
successa una cosa del genere anche con la coppia Ross/Rachel? Semplicemente
non ci è stato mostrato). Volevate l'happy ending familiare per Ted, diverso da
quello che Robin gli avrebbe potuto dare nei suoi sogni di carriera? L'avete
avuto. E malgrado poi il suo rimanere vedovo, non vi è stata traccia di dramma
da serie B ma solo un caso della vita affrontato con tutta la dolcezza che il
personaggio di Ted ci ha saputo mostrare. Eravate invece fan della prima ora
della coppia Ted e Robin, ma poi non ne potevate più del protrarsi tra i due?
Beccatevi questo! Anno 2030, un cerchio che si chiude. Assistiamo all'unica
sequenza in assoluto al di fuori del racconto di Ted, posteriore a tutti i
"capitoli" che iniziavano con il familiarissimo "kids...".
E il cerchio si chiude perché Ted porta un corno blu ad una matura Robin. Sullo
sfondo abbiamo l'incontro tra Ted e Tracy, a tracciare un finale a due teste,
rivolta una verso il passato e una nel presente (o, più verosimilmente,
presente e futuro). E ci accorgiamo che il motivo trainante della serie, ovvero
"how he met their mother" altro non è stato uno specchietto per le
allodole che ha furbescamente creato l'attesa di numerosissimi spettatori. Solo
per svelare poi che la storia intera sarebbe iniziata e finita con i cinque
protagonisti. Abbiamo così la scelta conservativa per eccellenza di una
qualsiasi comedy, ma presentata in maniera innovativa, addirittura perversa.
Ricorda un po' l'unico sogno erotico di Marshall. La storia predestinata sin
dall'inizio ha dovuto attendere una vedovanza, oltre che due matrimoni e quindi
due porzioni di vita.
Sicuramente una scelta così coraggiosa ha dovuto fare i conti con alcune "storture" giustificate e necessarie per il grande disegno che è stato How I Met Your Mother. Uno si presenta nello scorrere di "Last Forever" stessa.
Sicuramente una scelta così coraggiosa ha dovuto fare i conti con alcune "storture" giustificate e necessarie per il grande disegno che è stato How I Met Your Mother. Uno si presenta nello scorrere di "Last Forever" stessa.
Durante la visione si assiste ad un continuo scorrere di
eventi temporali come un lungo flash-forward, il ché fino allo scioglimento
finale, potrebbe rendere la prima visione forse poco coinvolgente e molto
didascalica. Ovviamente appare chiaro l'intento degli sceneggiatori di porre
un'enorme lente di ingrandimento su quello che sarebbe stato, in una qualsiasi
altra serie, un ultimo episodio (reso stagione intera) e sui probabili dieci
minuti di flash-forward finali stile Six Feet Under (resi
invece episodio finale). L'altro aspetto va a colpire la
"superficialità" del fan da comedy medio. La vena malinconica e
emotiva di HIMYM ha preso totalmente il sopravvento sorpassando la "quarta
parete" della sit-com e svelandoci, come già detto, tracciati di vita vera
in tutta la sua tragicità. Non riesco a trovare una soluzione alternativa migliore,
ma la morte di Tracy (di cui si sa ormai anche il nome) è stata dolorosa. Forse
troppo dolorosa per le aspettative da consumo di un normale spettatore
televisivo. Ricordiamoci che ci impressiona sempre molto poco la morte su
piccolo schermo per violenza e/o causa sovrannaturale, ma ci colpisce come non
mai quella naturale, creandoci un malessere difficile da scacciare. Ma che
bello ripensare a questi nove anni, racchiusi tutti in un racconto. Racconto
unicamente utile nel giustificare il furto di un corno blu.
PRO:
- Sit-com che in maniera totalmente perversa conferma la sua natura
- Capacità di riunire tutte le soluzioni possibili semplicemente dilatandole nel tempo, sfruttando così il particolare tempo narrativo della serie
- Evoluzione inaspettata di Barney che non rinnega il suo personaggio
- Robin con i cani
- Tanti tanti tanti omaggi e riferimenti a figure mitologiche della serie
- Nessun riferimento all'ananas (non si può e non si deve spiegare tutto).
CONTRO:
- Nell'architettare il finalone si è andato a sacrificare il ritmo e la fluidità di "Last Forever", cosa che sicuramente non verrà notata da uno spettatore che vedrà tutta la serie in modalità maratona
- Spin-off sì o spin-off no?
Ci saranno
tanti scontenti. Così è e non possiamo farci niente. Sicuramente è stato un
finale che ha fatto, sta facendo e farà parlare tanto di sé e spesso il
"finché se ne parla" è obiettivo ben più ambito dell'unanimità di
giudizi. Questo è uno dei principi su cui l'arte in generale ha saputo
progredire: rottura delle regole, relativo scandalo e nuovo ritorno alla
struttura classica. Penso però ci possa essere una maggior unità di vedute nel
riconoscere il voto massimo alla serie intera, per quello che è stata e per la
sua capacità di esistere per nove lunghi anni. Ricordandoci poi che i finali
spesso sono poco importanti. O meglio, non devono essere determinanti. Il
miglior finale è quello che non ci fa rinnegare tutto ciò che abbiamo visto in
precedenza, rendendo dolce l'arrivo così come tutto il percorso.
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